1 Settembre 2018 Comments(0)

    Vicissitudini quotidiane

    Passiamo la vita da un evento all’altro, da una persona all’altra, ma non impariamo o capiamo quello che dovremmo, non ci facciamo le domande giuste e, ancor di più, non ci sforziamo di trovare le risposte, nel caso dovessero esservi. Quello che dovremmo fare, invece, sarebbe di porre attenzione a ogni dettaglio, anche il più insignificante all’apparenza, e collocarlo, all’interno della trama della nostra vita, nel posto giusto, nell’unico posto dove andrebbe posizionato, quell’unico posto, cioè, che lo metta realmente in relazione con tutto il resto. Invece siamo abituati a gettarlo con noncuranza all’interno di quella rete e a dimenticarcene. Ma la vita non dimentica. Anzi, esige che noi accresciamo la nostra consapevolezza e fino a quando questo non accade, lei, la vita, ritorna con altri eventi o persone diverse affinché possiamo imparare. Può capitare, e in realtà accade la maggior parte delle volte, che non impariamo nulla, ma continuiamo nella nostra piatta abitudinarietà e inconsapevolezza. In quel caso ci troveremo a vivere situazioni all’apparenza diverse, attraverso persone pure differenti, ma il cui unico scopo per noi è insegnarci quella cosa da imparare. Cambiano le persone e gli avvenimenti, ma l’insegnamento alla base è sempre lo stesso. Nella mia vita, arrivato alla mia età, ho potuto constatare sui miei trascorsi, letteralmente sulla mia pelle, la veridicità di quanto affermo.

    Nel rovescio di questa stessa medaglia, quando pensiamo di aver capito qualcosa, che sia riguardo noi stessi o quello che ci accade, abbiamo fatto un piccolo passo verso una maggiore comprensione. Per fare un semplice esempio, magari pensiamo di aver davvero capito una frase o un’affermazione che non riuscivamo ad afferrare, probabilmente perché siamo cresciuti in esperienza e abbiamo fatto i passi necessari a quella comprensione. Di quella frase o, più ampiamente, di quella situazione o persona, però, abbiamo colto un aspetto peculiare e, benché inconsapevoli, siamo ancora lontani dal capirne la completezza. Il processo potrebbe essere più o meno lungo, ma dipende da noi, dal nostro essere. Col tempo, a seconda della nostra esperienza o, meglio, della nostra crescita interiore, capiremo sempre più aspetti, più sfaccettature e ci avvicineremo alla vera comprensione. Come facciamo a sapere quando questo processo ci avrà portati alla comprensione vera di qualcosa? Quando finirà? Accadrà quando non penseremo di aver capito finalmente quella frase o quell’avvenimento, di aver colto il significato che da sempre ci sfuggiva. A quel punto saremo diventati quella frase o quell’avvenimento che dovevamo capire, non penseremo più. La vera conoscenza non è capire, ma essere.

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